GRUPPO DI RICERCA DI GEOLOGIA STRUTTURALE
Componenti:
BIGI Sabina | CARMINATI Eugenio | CURZI Manuel | DOGLIONI Carlo |
MERCURI Marco | TRIPPETTA Fabio |
Tematiche:
Strutture tettoniche principali nell’area mediterranea (da Carminati et al., 2012) |
Il gruppo di geologia strutturale analizza la deformazione delle rocce dalla megascala alla nanoscala integrando analisi di terreno e di laboratorio. Ha ricevuto e riceve finanziamenti da numerosi progetti di ricerca e da convenzioni con l’industria e con enti pubblici.
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Esempi di pieghe in affioramento e della ricostruzione digitale di una faglia |
In particolare, viene studiata l’influenza della tettonica sulle geometrie dei sedimenti sin-tettonici e post-tettonici. Il gruppo di ricerca si focalizza sull’evoluzione tettonico-sedimentaria degli Appennini con particolare attenzione all’ evoluzione dei bacini di avanfossa e di piggy back e dei sistemi distensivi e trascorrenti della catena. Gli studi riguardano anche lo studio dei rapporti tra la tettonica estensionale pre-thrusting e il controllo che queste strutture esercitano sulla fisiografia dei bacini e sull’entità del raccorciamento in catena. |
Le strutture tettoniche, i principali processi tettonici e le forze che li controllano, sono studiati mediante dati di affioramento, di pozzo e di laboratorio. Vengono così caratterizzate la meccanica delle faglie (sia a livelli crostali che subcrostali), le rocce e le condizioni che portano alla nucleazione dei terremoti e alla conseguente variazione delle caratteristiche fisico-meccaniche delle litologie coinvolte durante il ciclo sismico. Si vanno anche ad indagare le condizioni di sforzo in relazione alla pressione dei fluidi come idrocarburi e CO2, caratterizzando la fratturazione e il suo controllo sulla migrazione dei fluidi attraverso modellazioni dei reservoirs. |
Esempio di modellazioni di subduzione (da Ficini et al., 2020) |
Distribuzione del flusso di CO2 lungo una faglia della Caldera di Latera, in Italia Centrale (da Annunziatellis et al., 2008) |
Lo studio dei gas nel sottosuolo consente inoltre la definizione dell’inquinamento sub-superficiale con applicazioni per il riconoscimento di faglie sepolte e di processi vulcanici profondi. Vengono inoltre studiati i meccanismi di trasporto dei radionuclidi a partire da siti di stoccaggio di scorie nucleari all’interno di strutture geologiche con implicazioni per l’esplorazione petrolifera, mineralogica e geotermica. Infine, attraverso osservazioni a scala regionale e modellazioni numeriche viene studiata la Geodinamica globale, in particolare, le relazioni tra tettonica profonda crostale-litosferica e deformazioni superficiali del sistema orogenico Alpi-Appennino, la struttura degli orogeni e delle avanfosse e la deriva verso ovest della litosfera. |
Esempio di Modellazioni 3D delle strutture geologiche in superficie e nel sottosuolo. |